Il 14 e 15 marzo scorso, Ulderico Pesce e Maria Letizia Gorga hanno portato in scena a Bologna presso l’Arena del sole lo spettacolo “Contadini del sud” tratto dall’opera di Rocco Scotellaro e Amelia Rosselli, definito sul Corriere della Sera da Franco Cordelli “lo spettacolo più sorprendente dell’anno”. Si racconta di una grande storia d’amore: quella tra Amelia Rosselli, poetessa di origine ebraica, figlia di Carlo Rosselli, ucciso dai fascisti nel 1937, definita dalla critica italiana “la più grande poetessa della seconda metà del Novecento”, e Rocco Scotellaro, poeta e sindaco socialista di un piccolo paese della Basilicata, che scrisse la prima indagine sociologica sul “Mondo Contadino Meridionale”. Attraverso musiche popolari sefardite, chassidiche, yiddish e della tradizione contadina lucana, eseguite dal vivo da Stefano De Meo, si snoda una relazione anticonformista, interrotta dalla prematura scomparsa di Rocco nel 1953, che getta Amelia nella disperazione e nel calvario della malattia mentale, fino al suicidio nel 1996.
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