Tre giorni di incontri tra i libri con il mondo editoriale indipendente per discutere se e come la letteratura possa essere un ponte tra culture. Alla Festa del Libro sono state invitate le case editrici che nella loro scelta editoriale e nel loro catalogo hanno dato spazio ed importanza all’incontro tra culture diverse, al superamento delle barriere etniche e religiose, al riconoscimento di interazioni e interferenze tra civiltà soprattutto quelle che hanno animato l’area mediterranea, prestando particolare attenzione ai progetti editoriali che utilizzano il testo a fronte, come modalità di apertura e di inclusione. La manifestazione, costruita in simbiosi da istituzioni pubbliche e enti privati, termina non casualmente il 23 aprile, per celebrare la giornata mondiale del libro e del diritto d’autore. Più precisamente si comincia il 21 alle 10,30 (aula Quadrifoglio c/o UNIBAS) con Marco Malvaldi che incontra gli studenti su: Scienza e letteratura a braccetto: si può spiegare la fisica attraverso la letteratura?; alle 17.30, nella Biblioteca Nazionale, Marco Malvaldi e Gaetano Cappelli a confronto sulla scrittura “provinciale” e sull’ironia come chiave per aprire porte e menti. Il 22 alle 9.30 Francesca Bellino, con il libro “Sul corno del rinoceronte”. La storia di un’amicizia tra una ragazza italiana e una tunisina, sullo sfondo della rivoluzione dei gelsomini. Con lei l’editora Daniela Di Sora, allieva di Ripellino, che con Voland porta la letteratura slavofona in Italia. Per riflettere insieme con i ragazzi sull’importanza della traduzione, sulle figure femminili se siano davvero così differenti tra Occidente e Oriente e a guardare oltre il mediterraneo per comprenderne la ricchezza culturale e letteraria. Insieme a loro il poeta e traduttore algerino Hamza Zirem. Sempre il 22 alle ore 11.30: Chiara Mezzalama, scrittrice che vive a Parigi, insieme con Mimmo Sammartino, ci racconterà, con sguardo penetrante e approfondito sul mondo islamico, come si vive oggi in Francia dopo i terribili attacchi terroristici di cui è stata testimone e su cui ha scritto un agevole chiarificatore pamphlet sotto forma di diario dopo l’attentato alla redazione di Charlie Hebdo, e ricorderà l’estate del 1981, in cui bambina ha vissuto a Teheran, essendo il padre l’ambasciatore italiano, mentre imperversava la rivoluzione khomeinista. Il 22 alle 17.30 l’incontro verterà sulla scrittura collettiva. Presenti i Lou Palanca che raccontano in “Ti ho vista che ridevi” (Rubbettino) la storia delle calabrotte, che in spose ai contadini delle Langhe hanno permesso l’eccellenza e la rinascita di una terra abbandonata a se stessa. Incoronati da Carlo Petrini, fondatore di Slow Food, i nuovi cantori delle Langhe dopo Pavese e Fenoglio, innestano il nostro passato contadino nel presente e nell’attualità delle migrazioni, partendo dal modello di accoglienza di Riace. Con loro Laura Toffanello e Mario Pistacchio che in “L’estate del cane bambino” raccontano con scrittura eccezionale un dramma familiare, in un paesino veneto del 1961, che ammanta la “denuncia interiore” della violenza domestica con i toni favolistici di un bambino scomparso che sembra trasformarsi in un cane. Il 23 alle 9.30: Giovanni Accardo, docente di un liceo bolzanino, presenta il libro che ha dedicato alla scuola, con cui poter approfondire l’apertura che la scuola deve avere nei confronti dell’interculturalità, e ci racconterà il viaggio che ha appena compiuto con una sua classe in Bosnia, grazie all’associazione “Alexander Langer”. Secondo incontro del 23, alle 11.30 con Elena Stancanelli, ideatrice dei Piccoli Maestri, per discutere con i ragazzi sull’importanza della lettura e omaggiare Eco, visto che il nuovo romanzo della scrittrice, già candidato al Premio Strega, esce oggi per la Nave di Teseo, la casa editrice di recente fondata dal grande intellettuale. Alle 17.30 incontro sull’editoria, per discutere di come le case editrici raccontino la provincia e di come ne superino i confini e le ristrettezze. (basilicatanet)